Berliner Volks-Zeitung - A Pompei monitoraggio vulcanologico e crittografia quantistica

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A Pompei monitoraggio vulcanologico e crittografia quantistica
A Pompei monitoraggio vulcanologico e crittografia quantistica

A Pompei monitoraggio vulcanologico e crittografia quantistica

Evento sulla 'seconda rivoluzione'' della fisica quantistica

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Dal passato al futuro, i nuovi scenari scientifici per la vulcanologia, la finanza e le comunicazioni, prefigurati dalla seconda rivoluzione della fisica quantistica, sono stati i punti focali del convegno internazionale Quantum Nexus-Timeless Entanglement, che si è svolto oggi nell'Auditorium del Parco Archeologico di Pompei (Napoli). I lavori sono stati preceduti da un video messaggio della ministra all'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: "Oggi celebriamo l'idea che scienza e patrimonio culturale possano parlare la stessa lingua, la fisica quantistica ci mostra che le relazioni possono essere più forti della distanza e del tempo - ha detto Bernini - La cultura scientifica è parte integrante della nostra identità culturale, scegliere Pompei come sede, davanti a un patrimonio che racconta Roma e il Mediterraneo, rende questo messaggio ancora più forte". L'evento è stato organizzato dall'Associazione Eudora - fondata 25 anni fa a Napoli e presieduta dai fisici Berardo Ruggiero (Cnr-Isasi), Paolo Silvestrini (Università della Campania Luigi Vanvitelli) e Francesco Sangiovanni, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei. Al centro dei lavori la seconda rivoluzione quantistica e le sue implicazioni: il computer quantistico, il quantum sensing per il monitoraggio vulcanologico, le piattaforme fotoniche, fino alla quantum communication e alla quantum finance. Hanno partecipato, da remoto, i 4 premi Nobel per la Fisica: Anthony J. Leggett (2003), John Michael Kosterlitz (2016), Giorgio Parisi (2021) e Michel Devoret (2025) e studiosi impegnati nel settore. Durante il dibattito, nel confronto tra Devoret, Leggett, Pascazio, Ruggiero, Tafuri e Silvestrini con una discussione sullo stato dell'arte e le prospettive delle tecnologie quantistiche per piattaforme superconduttive; è stato ribadito il ruolo della scuola napoletana di superconduttività nel settore. Attenzione ha destato l'intervento di Stefano Branca, dell'Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia, in merito al gravimetro, strumento che sfrutta i principi della meccanica quantistica, per il monitoraggio vulcanologico. "I movimenti delle masse possono essere o masse superficiali come quelle degli acquiferi, per esempio delle acque in profondità, oppure anche le masse dei corpi magmatici che dal profondo si spostano verso la superficie e quindi variano i volumi all'interno della crosta terrestre. Il gravimetro quantistico, che ha una precisione elevatissima, che riesce quindi a vedere anche masse piccole, permette di vedere nel tempo e nello spazio gli spostamenti di queste masse". Altro passaggio quello della chiave crittografica che, è stato rilevato, "garantisce la segretezza dei flussi di dati, impedendo ogni intercettazione o tentativo di hackeraggio. "La tecnologia della comunicazione di chiavi crittografiche o QKD, Quantum Key Distribution - ha affermato il professor Francesco Cataliotti referente del CNR Firenze per i sistemi applicativi quantistici - permette di trasmettere delle chiavi che poi possono essere usate per criptare qualunque tipo di dato, dalla finanza alla salute alle trasmissioni collegate per esempio allo Stato o a qualunque altra applicazione".

St.Bauer--BVZ