Nobel Yaghi, siamo vicini all'epoca dei materiali su misura
Con il campo di ricerca chiamato 'Aimatry'
Sono più vicini i materiali su misura, progettati per andare incontro alle esigenze della società: lo ha detto il Nobel Omar Yaghi, vincitore del Nobel per la Chimica 2025 che oggi a Roma, all'Accademia dei Lincei, ha ricevuto il distintivo di nuovo socio durante la cerimonia di apertura dell'anno accademico. "Sono entusiasta del futuro perché questo è solo l'inizio: ci sono milioni e milioni di possibili strutture che potrebbero essere realizzate", ha detto Yaghi a margine della cerimonia. La chiave per realizzare questa rivoluzione è la nuova disciplina che lo stesso Nobel ha chiamato Aimatry, a indicare l'interazione fra scienza dei materiali, intelligenza artificiale e chimica. Consiste cioè nell'utilizzare l'IA per progettare materiali con strutture chiniche grazie alle quali acquisiscono nuove proprietà. "Il futuro è nello sviluppo di metodi di intelligenza artificiale per sfruttare queste possibilità, per collegare le strutture alle proprietà e anche per collegare le proprietà che la società desidera introdurre nei materiali", ha detto ancora Yaghi, che ha condiviso il Nobel per la Chimica con Susumu Kitagawa e Richard Robson per la scoperta delle strutture metallo- organiche. "A metà degli anni '90 - ha detto ancora - abbiamo scoperto un modo per usare molecole come fossero Lego, unendole una alla volta e costruendo strutture che si sono rivelate estremamente porose, tanto che nemmeno un grammo di materiale può racchiudere uno spazio pari a un campo da calcio". Oggi le strutture metallo-organiche, indicate come Mof, "sono diventate molto importanti per immagazzinare l'idrogeno per produrre energia pulita, per estrarre CO2 dall'aria per ottenere aria pulita e anche per estrarre acqua dall'aria per produrre acqua potabile", ha aggiunto. Non per niente "il Comitato Nobel li ha definiti i materiali del XXI secolo. Oggi viviamo nell'era dei Mof - ha aggiunto Yaghi - e con la nuova branca della scienza Aimatry sospetto che il futuro sia molto più luminoso del passato per lo sviluppo della scienza e dell'umanità".
E.Bock--BVZ