Berliner Volks-Zeitung - Individuato nell'uomo un gene chiave per la salute del cuore

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Individuato nell'uomo un gene chiave per la salute del cuore
Individuato nell'uomo un gene chiave per la salute del cuore

Individuato nell'uomo un gene chiave per la salute del cuore

Apre nuove prospettive per diagnosi e cura di diversi disturbi

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È stato individuato un gene finora sconosciuto nell'uomo che risulta essere di fondamentale importanza per la salute del cuore: svolge, infatti, un ruolo chiave nello sviluppo delle cellule che lo fanno contrarre, i cosiddetti cardiomiociti. La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, si deve al gruppo di ricercatori italiani guidato dall'Università Sapienza di Roma, al quale hanno partecipato anche l'Istituto Italiano di Tecnologia e l'Istituto di Biologia e Patologia Molecolari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sempre di Roma. Il malfunzionamento di questo gene, chiamato Hscharme, è associato a diversi disturbi cardiaci e apre, dunque, nuove prospettive sia per diagnosi più precise che per terapie più mirate. "Questo gene appartiene alla categoria dei cosiddetti 'Rna non codificanti lunghi', molecole che non danno origine a proteine ma regolano finemente l'attività di altri geni", afferma Monica Ballarino della Sapienza, che ha coordinato i ricercatori. "Hscharme agisce come un vero e proprio 'architetto' del genoma che guida la corretta attività dei geni del cuore: quando questo gene non funziona correttamente - continua Ballarino - le cellule non si sviluppano in maniera adeguata, con conseguenze sulla salute dell'intero organo". Il risultato è stato reso possibile grazie a un insieme di tecnologie d'avanguardia, che hanno permesso agli autori dello studio di ricostruire i partner molecolari del gene e di capirne la funzione. Si tratta di una scoperta che va oltre la ricerca di base: le malattie cardiache colpiscono milioni di persone nel mondo e questa scoperta permetterà di identificare gli individui a maggior rischio e di guidare terapie personalizzate, con l'obiettivo di prevenire eventi come la morte cardiaca improvvisa.

K.Schneider--BVZ