IA minaccia la musica, brano muto di denuncia di Paul McCartney
Leggenda dei Beatles aderisce a una nuova protesa con altre star
Sir Paul McCartney torna a levare la sua voce, assieme ad altre stelle della musica britannica e internazionale, contro i rischi attribuiti allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale (IA) - e alla normativa voluta dal governo di Keir Starmer per facilitare l'espansione del business tecnologico ad essa connesso nel Regno Unito - nei confronti del copyright e della tutela della creatività degli artisti. Lo fa annunciando l'uscita il mese prossimo di un suo inedito brano 'silenzioso', nell'ambito di un album ugualmente 'muto' concepito a mo' di denuncia con il contributo di numerosi nomi celebri fra cui Kate Bush, Annie Lennox, Damon Albarn, Jamiroquai, Max Richter o Hans Zimmer. Il brano dell'83enne leggenda dei Beatles, ancora attivo sul palcoscenico e in buona forma malgrado l'età non più verde, s'intitolerà 'Bonus Track': si tratta della prima registrazione di sir Paul da 5 anni, realizzata in uno studio vuoto come una successione di rumori magnetici, clic ed echi di fondo grezzi della durata di 2 minuti e 45 secondi. L'album - come anticipa oggi un website collettivo - s'intitola invece 'Is This What We Want?' (E' questo ciò che vogliamo?), con un interrogativo che mira evidentemente a scuotere il pubblico. La lavorazione è stata completata a febbraio e in totale vi hanno collaborato ben mille musicisti circa. McCartney e altri 400 artisti - fra cui Elton John, i Coldplay o Dua Lipa - avevano già firmato nei mesi scorsi una lettera aperta di protesta nella quale si sollecitava il governo laburista a cambiare strada e a proteggere l'industria musicale britannica dall'avvento dell'IA in un quadro di sostanziale deregulation.
C.Kramer--BVZ