

Tecnologia altoatesina nel telescopio più grande del mondo
Costruito dalla bolzanina Microgate uno dei cinque specchi
C'è un cuore tecnologico made in Alto Adige al centro del telescopio più grande del mondo che l'European Southern Observatory (Eso) sta costruendo nel deserto di Atacama, in Cile. Microgate, azienda con sede a Bolzano che opera nel settore dell'ottica adattiva, ha, infatti, un ruolo cruciale nella realizzazione dello specchio M4 dell'"Extremely Large Telescope". Si tratta del quarto specchio, sui cinque in totale, che la luce incontra all'ingresso del telescopio. Lo specchio M4, che si trova attualmente nella sede dell'azienda a Bolzano per la fase di testing, rappresenta una delle sfide tecnologiche più ambiziose del progetto e rappresenta il più grande specchio adattivo mai costruito. È capace di deformarsi più di mille volte al secondo per compensare le turbolenze atmosferiche e "levita" grazie a un campo elettromagnetico generato da oltre cinquemila attuatori. Con i suoi 2,5 metri di diametro e uno spessore di appena 1,95 millimetri, lo specchio M4 di Elt è composto da sei segmenti a forma di petalo. Microgate, in consorzio con ADS International nel raggruppamento AdOptica, ha avuto un ruolo di primo piano fin dalle fasi iniziali di progettazione e sviluppo dello specchio. Roberto Biasi, Cto e co-founder di Microgate, sottolinea che si tratta di "una tecnologia proprietaria, estremamente affidabile e orgogliosamente italiana, che contribuirà a ridefinire la nostra comprensione dell'universo". L'"Extremely Large Telescope" fornirà agli scienziati una capacità di osservazione senza precedenti: dallo studio di oggetti estremamente lontani e deboli, come le prime galassie formatesi nell'universo, fino alla ricerca di esopianeti simili alla Terra, analizzando le loro atmosfere per individuare possibili segni di vita.
P.Jahn--BVZ