Berliner Volks-Zeitung - Long Covid, dopo reinfezione rischio doppio in bimbi e teenager

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Long Covid, dopo reinfezione rischio doppio in bimbi e teenager

Long Covid, dopo reinfezione rischio doppio in bimbi e teenager

(EMBARGO ALLE 00.30 DELL'1 OTTOBRE) Miocardite tra sintomi

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(EMBARGO ALLE 00.30 DELL'1 OTTOBRE) Bambini e adolescenti hanno il doppio delle probabilità di soffrire di long Covid dopo aver contratto il virus SarsCoV2 per la seconda volta, rispetto ai loro coetanei con una singola infezione alle spalle. Lo rivela un ampio studio finanziato dai National Institutes of Health (Nih) e pubblicato su Lancet Infectious Diseases. Condotto presso l'Ann & Robert H. Lurie Children's Hospital di Chicago e la Northwestern University Feinberg School of Medicine, ha analizzato i dati delle cartelle cliniche elettroniche di oltre 465.000 bambini e adolescenti dal 1 gennaio 2022 al 13 ottobre 2023, quando Omicron era la variante dominante. Lo studio fa parte dell'iniziativa Recover, finanziata dal Nih, che comprende 40 ospedali pediatrici e istituti sanitari statunitensi e mira a comprendere gli effetti a lungo termine del Covid ed è la prima e più ampia indagine longitudinale sul long Covid dopo una reinfezione in bambini e adolescenti. Questi risultati contrastano con la percezione diffusa che il Covid nei bambini sia "lieve" e che le reinfezioni non comportino lo stesso rischio di long Covid rispetto alle infezioni iniziali. Tra le condizioni associate al long Covid nei giovani figurano in primo luogo la miocardite (gonfiore del muscolo cardiaco che può indebolire il cuore e persino rivelarsi fatale), con un rischio triplicato dopo una seconda infezione rispetto all'infezione iniziale. La formazione di coaguli di sangue nei bambini inoltre, è risultata il doppio più probabile dopo una seconda infezione da Sars-Cov-2. I bambini presentavano anche un rischio maggiore di molte altre condizioni dopo aver contratto il Covid due volte, tra cui danni renali, battito cardiaco anomalo, mal di testa, dolore addominale e grave affaticamento. "I risultati di questo studio supportano ulteriormente una delle ragioni più importanti per pazienti, famiglie e medici a favore della vaccinazione: un maggior numero di vaccini dovrebbe portare a una riduzione delle infezioni, il che a sua volta dovrebbe portare a una riduzione della durata del Covid", afferma il coautore Ravi Jhaveri, Responsabile del Dipartimento di Malattie Infettive Pediatriche.

W.Arnold--BVZ