Microsfere cattura-grassi fanno dimagrire i ratti
Fatte di molecole tè verde,vitamina E, alghe.Al via test clinici
Microsfere commestibili riescono a legarsi ai grassi nell'intestino, evitandone l'assorbimento. Sono fatte di polifenoli del tè verde, vitamina E e alghe e, sperimentate su ratti sottoposti a una dieta ricca di grassi, li hanno aiutati a dimagrire. Lo indica la ricerca condotta in Cina, dal gruppo dell'Università di Sichuan guidato da Yue Wu, e presentata al convegno della Società Americana di Chimica. Alla luce dei risultati positivi ottenuti nei ratti, i ricercatori hanno iniziato la sperimentazione sull'uomo, in collaborazione con il West China Hospital dell'Università di Sichuan. "Le nostre microsfere agiscono direttamente nell'intestino per bloccare l'assorbimento dei grassi in modo non invasivo e delicato", ha detto il ricercatore. Obiettivo della ricerca è intervenire sulprocesso di assorbimento dei grassi senza effetti collaterali negativi. Il primo passo è stato mettere a punto le minuscole sfere di origine vegetale, che si sono formate spontaneamente grazie ai legami chimici tra i polifenoli del tè verde e la vitamina E. A loro volta, i componenti delle sferette possono formare legami chimici con le goccioline di grasso. I ricercatori le hanno quindi rivestite con un polimero naturale derivato dalle alghe per proteggerle dall'ambiente acido dello stomaco. Una volta ingerite, il rivestimento protettivo si espande in risposta al pH acido, e i polifenoli del tè verde e i composti della vitamina. E si legano e intrappolano i grassi parzialmente digeriti nell'intestino. Praticamente insapori, le microsfere sono state sperimentate per 30 giorni in tre gruppi di ratti, sottoposti rispettivamente a una dieta costituita al 60% da grassi integrata dalle microsfere, una dieta ricca di grassi senza microsfere, una dieta normale con il 10% di grassi. I ratti alimentati con la dieta ricca di grassi e le microsfere hanno perso il 17% del peso, hanno ridotto tessuto adiposo e danni al fegato, mentre nei ratti degli altri due gruppi non è stato osservato nessuno di questi effetti.
K.Schneider--BVZ