

Open Fiber completa il Piano banda ultra larga in Trentino
Investimento da 135 milioni, coinvolti 164 Comuni
Una rete in fibra ottica da 2.428 chilometri, che ha raggiunto circa 214.000 unità immobiliari, pari a circa 272.000 abitanti, in 164 dei 166 Comuni del Trentino, 161 dei quali sono stati raggiunti dalla rete Fiber to home. Sono i numeri del Piano Banda Ultra Larga (Bul), portato avanti da Provincia di Trento, Infratel Italia, Open Fiber e Trentino Digitale. Il piano, iniziato nel 2018, è frutto dell'accordo tra il Ministero delle imprese e made in Italy e la Provincia di Trento, con il supporto delle rispettive società in-house Infratel e Trentino Digitale, ed ha visto Open Fiber nel ruolo di soggetto esecutore. Quello di oggi è un "momento importante per la Provincia di Trento e per il sistema delle autonomie locali del nostro territorio", ha affermato il vicepresidente Achille Spinelli. "Siamo riusciti a connettere nella maniera più forte e veloce molti civici. Ne mancano ancora. Il territorio è difficile, orograficamente molto particolare. Alcuni civici saranno chiusi con un prossimo bando, che stiamo organizzando". Il tasso di attivazione dei servizi (take-up) si attesta al 9,8%, con circa 21.000 clienti attivi, in linea con la media nazionale del 9,9%. La realizzazione del piano da parte di Open Fiber, iniziata nel 2018, ha richiesto un investimento complessivo di oltre 135 milioni di euro, parte dei quali sono stati messi a disposizione dalla Provincia. "Sono stati sette anni complessi, ma gestiti in un'ottima sinergia con la Provincia autonoma e con Trentino Digitale", ha detto l'amministratore delegato di Open Fiber Giuseppe Gola. "Riteniamo che, a livello nazionale, ci siamo ormai le condizioni per far partire un vero processo di superamento della vecchia tecnologia, di switch off, che possa portare al superamento del rame e al passaggio alla fibra per una percentuale molto significativa delle connessioni". Il responsabile del Nord-Est di Open Fiber, Alberto Sperandio, ha parlato di "un lavoro a più mani con la Provincia, con Trentino Digitale e con le varie società elettriche, ma anche con gli enti che ci hanno dovuti autorizzare". La sfida ora, ha concluso il direttore generale di Trentino Digitale, Kussai Shahin, è quella di lavorare su resilienza della rete, sulla sicurezza informatica e del territorio e sulla riduzione del divario digitale delle competenze: "Dobbiamo accompagnare le persone, ma anche i funzionari della pubblica amministrazione, a sfruttare al meglio queste tecnologie".
F.L.Schubert--BVZ