

Biffi (Assolombarda), 'dai dazi Usa Italia rischia 23 miliardi'
A Milano apre il Forum competitività, con imprese e istituzioni
"L'accordo sui dazi con gli Stati Uniti ha ridotto l'incertezza, ma non le preoccupazioni: il rischio è che le nostre esportazioni subiscano un calo. L'impatto sull'Italia è previsto fra 9 e 6,7 miliardi di euro, pari all'1,1% dell'export globale italiano, ma per Confindustria la perdita potrebbe raggiungere i 23 miliardi". Lo afferma Alvise Biffi, presidente di Assolombarda. "Ci troviamo di fronte a uno scenario geopolitico estremamente complesso, che richiede risposte straordinarie", aggiunge Biffi aprendo il 'Forum della competitività', che ha chiamato a raccolta imprese e istituzioni nella sede dell'associazione industriale della città metropolitana di Milano e delle province di Lodi, Monza e Brianza, Pavia. "Nel milanese questi dati si uniscono alla flessione delle costruzioni, attesa in calo dell'1,5% nel 2025. Inoltre, c'è il rischio che i prodotti europei vengano sostituiti su mercati strategici. Per questo diventa vitale, per le imprese, rafforzare i rapporti con nuove aree di crescita come l'India, il Golfo Persico, l'Australia, il Canada e il Mercosur: solo quest'ultimo ha un mercato con un bacino di 720 milioni di consumatori", aggiunge il presidente di Assolombarda. "Le conseguenze dei dazi imposti dall'amministrazione Usa e gli esiti del recente vertice di Tianjin rappresentano cambiamenti epocali, che mettono in discussione la forza dell'Occidente e pongono l'Europa in una posizione di forte debolezza. Se la competizione tecnologica è la nuova geopolitica, in questa partita l'Europa non sta giocando. L'unico modo per tornare in gioco è fare un piano europeo per investire subito grandi risorse in innovazione e soprattutto IA, che è la tecnologia del prossimo secolo. Serve un'Europa unita, con politica e imprese impegnate nella stessa direzione per salvaguardare la nostra competitività", conclude Biffi.
F.Richter--BVZ